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Wisława Szymborska

Aforismi, frasi celebri e citazioni di Wisława Szymborska

Wisława Szymborska
Poetessa e saggista polacca, premio Nobel per la Letteratura nel 1996
Devo molto a quelli che non amo. Il sollievo con cui accetto che siano più vicini a un altro. La gioia di non essere io il lupo dei loro agnelli. Mi sento in pace con loro e in libertà con loro, e questo l'amore non può darlo, né riesce a toglierlo.
Doveva essere migliore degli altri il nostro XX secolo. Non farà più in tempo a dimostrarlo, ha gli anni contati, il passo malfermo, il fiato corto.
Non c'è dissolutezza peggiore del pensare. Questa licenza si moltiplica come gramigna su un'aiuola per le margheritine.
La veglia non svanisce come svaniscono i sogni. Nessun brusio, nessun campanello la scaccia, nessun grido né fracasso può strapparci da essa.
Non c'è vita che almeno per un attimo non sia immortale.
Alla nascita d'un bimbo il mondo non è mai pronto.
Si è arrivati a questo: siedo sotto un albero, sulla sponda d'un fiume in un mattino assolato. È un evento futile e non passerà alla storia. Non si tratta di battaglie e patti di cui si studiano le cause, né di tirannicidi degni di memoria.
Nel guardaroba della natura c’è un mucchio di costumi: di ragno, gabbiano, topo campagnolo. Ognuno calza subito a pennello e docilmente è indossato finché non si consuma. Anch’io non ho scelto, ma non mi lamento.
Quando pronuncio la parola futuro, la prima sillaba già va nel passato. Quando pronuncio la parola silenzio, lo distruggo.
La fotografia li ha fissati vivi, e ora li conserva sopra la terra verso la terra. Ognuno è ancora un tutto con il proprio viso e il sangue ben nascosto.