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Friedrich Nietzsche
[Wikipedia]
Aforismi, frasi celebri e citazioni di
Friedrich Nietzsche
Filosofo, poeta e compositore tedesco
... intendono suscitare e moltiplicare quei bisogni che essi sono in grado di soddisfare.
Un po' di salute ogni tanto è il miglior rimedio per l'ammalato.
A seconda che prevalga il senso della debolezza (paura) o quello della potenza, nascono sistemi pessimistici o ottimistici.
Si rovina un ragazzino nel modo più sicuro, se gli si insegna a considerare il "pensare allo stesso modo" più alto del "pensare in un altro modo".
Come, è l'uomo solo uno sbaglio di Dio? O Dio solo uno sbaglio dell'uomo?
Una donna può stringere legami di amicizia con un uomo; ma per mantenerla, è forse necessario il concorso d'una leggera avversione fisica.
Quando la virtù ha dormito, si alza più fresca.
Spesso contraddiciamo una opinione, mentre ci è antipatico soltanto il tono con cui essa è stata espressa.
Più ci innalziamo e più sembriamo piccoli agli occhi di coloro che non sanno volare.
L'ozio è il padre di ogni filosofia. Quindi: è la filosofia un vizio?
Le cose buone ci dispiacciono, quando non ne siamo all'altezza.
I nostri pensieri sono le ombre delle nostre sensazioni: sempre più oscuri, più vuoti, più semplici di queste.
Ridere significa essere maligni con tranquilla coscienza.
Tutto quanto oggi noi chiamiamo immorale, è stato, in un tempo qualsiasi e in un luogo qualsiasi, morale.
Le forti correnti trascinano con sé molto pietrame e sterpaglia, gli spiriti forti molte teste stupide e confuse.
Se una guerra si conclude disastrosamente, si domanda chi abbia "colpa" della guerra, se finisce con la vittoria, si esalta chi l'ha provocata.
Non esistono fenomeni "morali", ma solo interpretazioni "morali" dei fenomeni.
Non la forza, ma la costanza di un alto sentimento fa gli uomini superiori.
La scienza non può dimostrare né che tutti gli uomini sono eguali né che il comportarsi secondo questo principio sia alla lunga utile.
Tutti gli uomini, in tutte le epoche, e ancora oggi, si dividono in schiavi e liberi; perché chi non dispone di due terzi della sua giornata è uno schiavo, qualunque cosa sia per il resto: uomo di stato, commerciante, impiegato statale, studioso.
Che cos'è la felicità? La sensazione che la potenza cresce, che si sta superando una resistenza.
Le spiegazioni mistiche passano per profonde: la verità è che non sono nemmeno superficiali.
Si ritiene la cosa non spiegata e oscura più importante di quella spiegata e chiara.
Nei singoli la follia è una rarità: ma nei gruppi, nei partiti, nei popoli, nelle epoche è la regola.
La familiarità del superiore irrita, perché non può essere ricambiata.
La pretesa di essere amati è la più grande delle presunzioni.
La donna è stata il secondo errore di Dio.
Da quando ho imparato a camminare mi piace correre.
Di tutto conosciamo il prezzo, di niente il valore.
Gli uomini non si vergognano quando pensano qualcosa di sporco, bensì quando immaginano che si attribuiscano loro questi pensieri sporchi.
Il prender parte alla gioia, non il prender parte al dolore, fa l'amico.
Il mio tempo non è ancora venuto. Alcuni nascono postumi.
Il motto di spirito è l'epigramma sulla morte di un sentimento.
Si sbaglierà di rado se si ricondurranno le azioni estreme alla vanità, quelle mediocri all'abitudine e quelle meschine alla paura.
Dove la moralità è troppo forte, l'intelletto perisce.
L'uomo è più sensibile al disprezzo degli altri che a quello di se stesso.
I giovani amano l'interessante e lo strano, ed è loro indifferente che esso sia vero o falso.
I buoni scrittori hanno in comune due cose: preferiscono l'essere capiti all'essere ammirati; e non scrivono per i lettori aguzzi e troppo sottili.
Chi considera gli uomini come un gregge e fugge da loro il più velocemente possibile, ne sarà certamente raggiunto e preso a cornate.
Se uno ha molto da cacciarvi dentro, una giornata ha cento tasche.
Chiunque abbia una volta dichiarato che l'altro è uno stupido, un cattivo compagno, si arrabbia se quello dimostra alla fine di non esserlo.
Odio coloro che mi tolgono la solitudine senza farmi compagnia.
Il letterato è sostanzialmente un attore che recita la parte dell'esperto.
Da quando fui stanco di cercare / imparai a trovare
Tutti vogliono le stesse cose, tutti sono uguali: chi sente diversamente va da sè al manicomio.
Ciò che si fa per amore è sempre al di là del bene e del male.
La coscienza è l'ultimo e più tardo sviluppo dell'organico e di conseguenza anche il più incompiuto e il più depotenziato... Si pensa che qui sia il nocciolo dell'essere umano: ciò che di esso è durevole, eterno, ultimo, assolutamente originario! Si considera la coscienza una stabile grandezza data! Si negano il suo sviluppo, le sue intermittenze! la si intende come unità dell'organismo! Questa ridicola sopravvalutazione, questo travisamento della coscienza hanno come corollario un grande vantaggio, consistente nel fatto che con ciò è stato impedito un troppo celere perfezionarsi della medesima. Perchè gli uomini ritenevano di possedere già la coscienza, si sono dati scarsa premura per acquistarla, e anche oggi le cose non stanno diversamente!
Quando non si ha un buon padre, bisogna procurarsene uno.
Contro la malattia maschile del disprezzo di sé giova nel modo più sicuro l'essere amati da una donna intelligente.
Le convinzioni sono nemici della verità più pericolosi delle menzogne.
Il prendere parte alla gioia, non il prender parte al dolore, fa l'amico.
Quel che noi facciamo non è mai compreso, ma sempre soltanto lodato e biasimato.
Che cos'è il genio? Volere un alto fine e i mezzi per esso.
Ogni parola è un pregiudizio.
Che cosa dice la tua coscienza? Devi diventare quello che sei.
Che cos'è per te la cosa più umana? Risparmiare vergogna a qualcuno.
Che cos'è il sigillo della raggiunta libertà? Non provare più vergogna davanti a sé stessi.
Chi disprezza se stesso, continua pur sempre ad apprezzarsi come disprezzatore.
Quel che si fa per amore, è sempre al di là del bene e del male.
Che altro sono ancora queste chiese, se non le fosse e i sepolcri di Dio?
Viziosa è ogni specie di contronatura. La più viziosa specie d'uomo è il prete: egli insegna la contronatura.
Il delittuoso dell'essere cristiani aumenta nella misura in cui ci si avvicina alla scienza.
La predicazione della castità è istigazione pubblica alla contronatura. Ogni disprezzo della vita sessuale, ogni contaminazione della medesima mediante il concetto di "impuro" è il vero e proprio peccato contro il sacro spirito della vita.
Morire con fierezza, se non è più possibile vivere con fierezza.
Chi sa di essere profondo, si sforza di esser chiaro. Chi vuole apparire profondo alla folla, si sforza di esser oscuro. Infatti la folla ritiene profondo tutto quel di cui non riesce a vedere il fondo.
Per vivere soli bisogna essere o un animale o un dio, dice Aristotele. Manca il terzo caso: bisogna essere l'uno e l'altro, un filosofo.
Poco per volta mi è venuto in chiaro che cosa è stata finora ogni grande filosofia, cioè il confessarsi del suo autore; e una specie di mémoires non volute e improvvise… Nel filosofo non c'è assolutamente nulla d'impersonale; e in particolare la sua morale offre una testimonianza decisa e decisiva di chi egli è e cioè in quale ordine gerarchico si collocano gli uni rispetto agli altri gli impulsi più profondi della sua natura.
Meglio essere folle per proprio conto che saggio con le opinioni altrui.
La verità è che la verità cambia.
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